Descrizione evento

Oggi la chirurgia della tiroide deve soddisfare specifici requisiti per essere considerata sicura e con un basso tasso di complicanze. Innanzitutto si tratta di un intervento chirurgico delicato che deve essere eseguito da chirurghi dedicati in centri altamente specializzati con un elevato volume di casi. Questo criterio riduce significativamente il numero di complicanze osservabili, ma non basta.

Il progresso tecnologico gioca un ruolo fondamentale: in un centro specializzato in chirurgia endocrina deve essere sempre disponibile la possibilità di eseguire interventi con l'ausilio del “Neuromonitoraggio”. Questa tecnica consente di verificare la funzionalità delle corde vocali durante l'anestesia. La tecnica in mani esperte riduce ma non può eliminare del tutto il rischio di complicazioni per la voce, ma evita la complicanza più grave che è la paralisi bilaterale con la necessità di una tracheotomia. Per ridurre ulteriormente le complicazioni a carico delle paratiroidi, è ora disponibile una tecnologia “PTeye“ che aiuta il chirurgo a localizzare le ghiandole prima della rimozione della tiroide per evitare che soffrano. La stessa apparecchiatura controlla anche la vitalità delle paratiroidi dopo tiroidectomia, riducendo drasticamente il rischio di ipocalcemia postoperatoria.
Anche l’uso di strumenti “energy” a radiofrequenza dedicati, che sono determinanti per una una efficace emostasi nel rispetto delle strutture anatomiche, converge nella filosofia “SafeThyroidSurgery” attraverso un logo che simboleggia il nostro sostegno alla chirurgia dolce, che rispetta il paziente e impiega soluzioni in grado di personalizzare l'intervento più adatto al paziente.