Quali sono i temi per la sanità nel 2018? In questo nuovo anno ci sarà un ritorno ad un sistema sanitario unitario e a un forte ruolo di indirizzo e controllo degli organi centrali per monitorare il Patto per la salute, i nuovi Livelli essenziali di assistenza, i piani anticorruzione e cronicità.

Vediamo nello specifico di cosa stiamo parlando. Il Ministero della Salute anticipa che in quest’anno:

  • si creeranno linee guida per sostenere strutture sanitarie e sociosanitarie grazie anche ad ispettori ministeriali che valuteranno adempimenti ed eventuali scostamenti;
  • verrà inserita la telemedicina tra le modalità di erogazione delle prestazioni incluse nei Lea (Livelli essenziali di assistenza);
  • sarà prevista l’esecuzione di linee guida sulle reti di cure palliative e stato-regioni sulle reti oncologiche;
  • sarà monitorata la libera professione intramoenia;
  • il Slveas (sistema di verifica ministeriale) ispezionerà nei nosocomi l’erogazione di prestazioni per patologie cardiovascolari, traumi, ictus anche in regioni non soggette a piano di rientro dal deficit;
  • verranno prodotte tessere professionali per farmacisti, infermieri e fisioterapisti e sarà attivato il sistema informatico che consentirà all’Italia di avvisare gli altri stati membri se nel territorio comunitario stiano esercitando nostri sanitari sospesi;
  • partirà  la sperimentazione del National Contact Point on eHealth che dovrà dare ai cittadini di altri stati Ue indicazioni su come e dove curarsi se si trovano in Italia;
  • si sperimenteranno con i paesi dell’Unione Europea gli scambi di pagamenti di prestazioni sanitarie da un sistema sanitario all’altro nella rete telematica EESSI, la leggibilità e spendibilità delle ricette mediche a livello internazionale e il patient summary “europeo”;
  • sarà necessario integrare la continuità assistenziale che risponderà al numero europeo 116117 con le reti di emergenza 118 per dirimere i casi urgenti dai non urgenti;
  • per la medicina generale saranno resi maggiormente operativi il piano di prevenzione vaccinale, il piano di contrasto all’antibioticoresistenza, il progetto Guadagnare salute per la prevenzione delle cronicità, valenza ambientalistica del Piano nazionale prevenzione.

Infine per migliorare l'offerta sanitaria si dovrà permettere che nelle regioni tutte le risorse derivanti dall'alienazione di immobili di Asl e ospedali restino alle aziende, che vengano ristrutturati i centri per il decadimento cognitivo e le demenze, mentre l’obiettivo della ricerca sanitaria è soprattutto il trasferimento tecnologico. Ci vorrà sicuramente maggiore apertura sulla cannabis in armonia con norme UE e gli alimenti senza glutine con un cambio nelle procedure di notifica dei cibi per celiaci al Ministero.