Scale ripide e quasi nascoste. Stradine, una miriade, che si intrecciano e si aggrovigliano, in un susseguirsi inusuale di casupole bianche, archi, cupole e loggiati. Positano, in provincia di Salerno, alle pendici dei Monti Lattari, è un’esplosione di bellezza: il suo antico borgo, composto da più frazioni, la sua ricca vegetazione e la bellezza del suo mare ne fanno una meravigliosa cartolina.
 
Pittori, registi, scrittori: tutti, ammaliati dalla magica atmosfera del paesaggio, dallo stile di vita dei pescatori, hanno tratto ispirazione da quel paesaggio, fatto di case arroccate e conventi, di ville e rifugi dorati.
 
Intorno, a farle da corona, si innalzano il Monte Comune, Santa Maria del Castello, Sant’Angelo a Tre Pizzi, Conocchia, Campo dei Galli e Paipo. Verso sud e verso est, invece, la vista spazia sul mare fino alla Punta Licosa e a Capri. E sul mare, a tre miglia di distanza dalla costa, si ammirano Li Galli o Sirenuse, il cui nome è evidente richiamo alla iconografia delle Sirene nell’arte figurata greca arcaica. Sono tre isolotti: il Gallo lungo, la Rotonda e il Castelluccio. Per far fronte ad i continui attacchi dal lato mare, il viceré Pietro di Toledo ordinò l’edificazione di alcune torri. Le più importanti furono quella della Sponda, un’altra nel luogo chiamato “Trasita”, rimodernata nel 1950, la terza nella zona del “Fornillo”, acquistata nel 1909 e ristrutturata dal mecenate svizzero Gilbert Clavel.
 
Tra un’escursione e l’altra, sul Belvedere, al Ponte dei Libri o alla Grotta di Matera, una spaccatura in cui, come in un fiordo, penetra il mare, in paese, tra le case cubiche, si ammira la Chiesa di Santa Maria Assunta, con la sua grande cupola maiolicata a mosaico. Nei pressi si trovano i resti di una Villa romana. Da Piazza Flavio Gioia si scende alla sottostante Marina Grande per proseguire verso le pittoresche spiagge Fornillo, La Porta, Ciumicello e Arienzo. 
E Positano, si sa, ha anche un’anima mondana, fatta soprattutto di quella tradizione sartoriale, nota da tempo in tutto il mondo. Attrazione per i turisti che affollano il centro, colmo di botteghe eleganti e colorate, che impongono il loro stile, che va sotto il nome di “Moda Positano”.
 
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